Agropoli: è situata alla porte del Parco Nazionale del Cilento e costituisce una delle più importanti e vivaci cittadine del Cilento (20.000 abitanti). Un grande porto turistico, isole pedonali nel centro cittadino e sul porto, una tradizionale e confortevole ospitalità, la pittoresca e famosa spiaggia di Trentova rendono Agropoli un importante centro turistico, dove fare shopping ma anche godersi la bellezza incontaminata di questo luogo. Inoltre si potranno assaggiare vari piatti tipici della zona tra cui oltre ai menu a base di pesce sempre freschissimo, anche i rinomati fichi al cioccolato. Il promontorio su cui sorge fu abitato fin dall’età del bronzo e del ferro. Nel VI sec. i Bizantini fortificarono il promontorio dando ad esso il nome di “Akropolis” cioè “città posta in alto”. Vuole la leggenda che San Paolo vi sia approdato durante il suo viaggio verso Roma. Alla fine del IX sec. fu conquistata dai saraceni che vi rimasero fino al 1028, allorché furono sconfitti da Guaimario, principe di Salerno, e da Pandolfo di Capua. Ai primi del XV sec. divenne feudo del vescovo di Capaccio, e passò poi ad altre nobili famiglie. Agropoli fu colpita dalle incursioni barbaresche del XVI e XVII sec. che la spopolarono. I Saraceni cosiddetti Agropolitani occupano Akropolis dal 882 al 915 circa.Sormontata da un centro storico, con castello feudale, nel quale si accede da una grande scalinata che conduce alla porta di accesso del XVI sec.,Agropoli nel 1660 è acquistata dai Sanfelice che la terranno fino al termine della feudalità. Cinto da mura a torri quadrate, il borgo nel 1686 risulta diviso in quattro quartieri: Pietra del Pesce e Pietra del Sale nel centro, Piè di Agropoli e Casale Nuovo. Agropoli, in cui sono state rinvenute tombe d’epoca anteriore al periodo bizantino, presenta anche i ruderi medievali del convento di S.Francesco, la chiesa di S.Maria di Costantinopoli del XVII secolo, la chiesa dei SS.Pietro e Paolo, patroni della città, recentemente restaurata, la torre di S.Francesco , di San Marco e quelle di Tresino e Pagliarulo.
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è stato istituito nel 1991 e comprende un’area dell’Italia meridionale, situata in provincia di Salerno, che si estende dalla costa tirrenica all’ Appennino, per circa 2400 kmq; comprende il monte Cervati che, con i suoi 1898 m, è la massima vetta della regione e i monti Alburni. Il suo mare caratteristico ha dato origine a una costa frastagliata, lunghe distese di sabbia si alternano a favolosi strapiombi. La fascia litoranea raccoglie la storia fin dall’epoca greca, il passaggio di queste civiltà ancora oggi si può vivere e toccare con le mani. Sono testimonianza di antichi insediamenti umani le aree archeologiche di Paestum e Velia. Come non si può ricordare le narrazioni di Omero che citava la costa del golfo di Policastro nella sua “Odissea”. Nella zona interno non mancano gli insediamenti umani, poiché la paludosa piana del Sele (bonificata solo nel XIX secolo) spinse alla colonizzazione della fascia appenninica. Caratterizzata da aspri rilievi, offre un panorama naturalistico di grande interesse, citiamo le grotte di Pertosa, Castelcivita, il fiume Calore dove possiamo trovare anche esemplari di lontre. Mentre a est la depressione percorsa dal fiume Tanagro, forma il Vallo di Diano, la stessa rappresenta una separazione molto marcata dalla dorsale dell’Appennino lucano. Nel vallo di Diano è molto rinomata la Certosa di Padula; scendendo di nuovo verso il mare a sud-ovest incontriamo il fiume Bussento che sfocia nel golfo di Policastro.
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